Attivi? In che senso?
Qualcuno, in maniera simpaticamente provocatoria, mi chiede cosa farebbe di diverso l’archivista attivo rispetto al l’archivista tradizionale. Nella dimensione del “fare” la risposta è semplice. Niente. Quello è il lavoro. Quelli sono gli strumenti. E quelli gli obiettivi. Cambia molto nella dimensione dell’essere, della percezione di sé e degli altri, della volontà di andare oltre schemi archivistici consunti. Ricerca, attenzione al presente, alla dimensione sociale e politica di tutti gli archivi, sono valori che l’archivistica attiva enfatizza. Difendere questi valori, cambiare stato d’animo, credere che si può e si deve cambiare. Un cambiamento che sta tutto nella gioia e nella rabbia di essere archivisti . Attivi
di Federico Valacchi