Il ritorno di Thomas Baffo (6)
La scena aveva del surreale; l’uomo filza inchiodato dietro alla sua scrivania immerso un un sistema informativo che stava tentando di complicare per rendere la vita ancora più difficile a quei maledetti utenti ignoranti. Thomas con le mani dietro le orecchie in segno di sfida (il coniglio quando sfida porta le mani dietro le orecchie, se non lo sapevate, anche se non sono moltissimi i conigli con le mani, ma questo è un altro discorso). Come convircelo a sganciare il codice? Thomas esordì, tanto per attaccare discorso “Lo sai che quando un uomo entra in un grande archivio non cerca le materie ma le istituzioni?”. “Certo che lo so” rispose quello. Io mi alimento di soggetti produttori, non lo sai? Ne ingurgito così tanti che alla sera devo sempre prendere due cucchiai di ISAAR, lo sciroppo buonissimo che fa benissimo a noi descrittori seriali” . “Per la verità -incalzò Thomas – pensavo che questa fissa dei soggetti produttori fosse un pò passata di moda. Hai saputo nulla degli archivi informatici?” “Si ne ho sentito parlare, ma io lavoro al ministero del passato non mi interssano l enovità. Noi del ministero del passato riteniamo che siano altri a doversene occupare”. “Ok -disse Thomas languidamente toccando vette di ipocrisia himalayana- allora puoi darmi il codice del deliofilizzatore io e i miei amici vogliamo giust’appunto distruggere ogni traccia delpresente. Ci fa paura e inquina il sogno armonico del passato” Il tipo lo squadrò inclinando il monitor, strinse i lacci della filza, e sibilò “Seeee. La conosco gente come voi. Avventurieri documentari, tu e i tuoi degni compari. Voi al contrario volete innaffiare di presente questo nostro mondo che non ha bisogno di capire se stesso ma solo di volare leggero sulle ali di un tempo che non sia detrminato e scandito dai vostri maledetti documenti. Non contano gli archivi contano i racconti degli archivi e noi del ministero del passato siamo degli assi in questo”. ” se la metti così -ringhiò Thomas – dovrò ricorrere alle maniere forti- ed estrasse dalla tasca gli appunti di un noto fisico- Ti informo e te lo leggerò che qui sta scritto che il tempo non esiste che le periodizzazioni sono artifizi che voi escogitate e che il passato come voi lo raccontate probabilmente non è mai esistito. Nero su bianco e lo divulgherò” Le cose ovviamente non stavano esattamente così, ma come si dice…sei bugiardo come un coniglio che cerca un codice… Il guru traballò. “Non lo fare io ho bisogno del passato, di un bel passato evenemenziale, scandito da ritmi e istituzioni. SE si difoondessero queste voci sarei rovinato” “Gli appunti in cambio del codice e tutti nemici come prima -disse soavemte il prode coniglio. Il guru non profferì parola e spense il monitor, probabilmente per riflettere indisturbato. Poi lo riaccese e aperta la filza ne estrasse un pezzetto di pergamena e lo porse a Thomas. Il codice!